Permette di aumentare gli accessi e le vendite mirando ad aumentare il tasso di conversione "utenti-clienti". Una campagna di Search Engine Marketing corretta e che porti ad ottimi risultati deve puntare non solo all'aumento del numero degli utenti di un sito web ma, soprattutto, a "trasformare" questi utenti in clienti.
giovedì 27 maggio 2010
La modella più alta del mondo è single!
E' alta 2 metri e 5 centimetri senza tacchi, ma i tacchi li porta sempre e così arriva a 13 cm si chiama Amazon Eve, soprannominata "Babezilla", ed è la modella più alta del mondo. Una donna-grattacielo dalle gambe chilometriche lanciata dal magazine australiano "Zoo Weekly", che in questi giorni si aggira per Londra... a caccia di un'anima gemella.
Laureata in Business Administration ed ex wrestler ha un grosso problema legato alla sua altezza: non riesce a trovare un fidanzato. "Sono uscita solo con sei ragazzi più alti di me ma adesso sono di nuovo single", spiega Amazon e aggiunge. "Sono stata con un ragazzo alto 160 centimetri, potevo prenderlo in braccio...". Le piacciono gli inglesi e di Londra ama tutto.
Nata in California, Amazon ha però origini tedesche e olandesi, che pare spieghi in parte la ragione della sua esagerata altezza: "Nella mia famiglia tutte le donne sono molto alte". Ha 30 anni e oltre ad essere un’indossatrice d’eccezione è anche un’impareggiabile personal trainer. Una delle sue passioni? I tacchi alti. Di cui non riesce a fare a meno e che indossa, nonostante i suoi 2 metri e più, quando posa, per svettare ancora più in alto.
Convivere con questo "dono" di madre natura non è stato facile per lei. "Da piccola mi davano mille soprannomi ironici e a ginnastica gli allenatori volevano che io giocassi sempre a pallavolo o a basket, ma io non amavo questi sport".
Col tempo però Eve ha imparato ad andare fiera della sua altezza e a cercare di sfruttarla come punto di forza, facendo suo il motto: "Altezza mezza bellezza".
mercoledì 26 maggio 2010
Toulouse HackersSpace Festival
Si terrà dal 26 al 30 Maggio la quarta edizione del Toulouse HackersSpace Festival.
L’evento, organizzato da Tetalab, CorpusMedia e Mix’Art Myrys (collettivo di artisti autogestito) invaderà festosamente Tolosa con spettacoli, performance, film, opere create al momento, conferenze, installazioni, ateliers, concerti ecc.
How Web 3.0 Will Impact Social Media and PR
If like me you have heard the term Web 3.0 and the semantic web, but aren’t really sure what it means then watch the video I have embedded below. It is around 15 minutes, but is well worth the time investment. If you can’t spare the time I have attempted a summary below it.
The mini doco is by Kate Ray, a NYU Psychology and Journalism major student. It is incredibly interesting and got me thinking about the impact of Web 3.0 on the PR industry.
As I note below, the impact and potential of the semantic web is difficult for even the experts in the field to get their head around, so this post is a fairly large act of hubris by me, but hopefully it is a conversation starter. I would love to hear your thoughts as well, even if they are to tell me I don’t have a clue.
Sondaggio: il 30% degli utenti preferisce iPad ad un netbook
Apple's iPad may be having a significant impact on the netbook market, according to a Retrevo study. The company recently surveyed people who were considering buying an iPad or netbook. Nearly a third of respondents claimed to have bought an iPad after holding off on a netbook purchase after Apple's tablet was announced in January.
The survey also suggests that 40 percent waited for the iPad to come out but eventually purchased a netbook, while 30 percent claimed the tablet did not delay them from buying a netbook.
Retrevo also researched current trends now that the iPad has been on the market for a short time. Of customers looking to buy an iPad or netbook, 78 percent of the respondents are "leaning toward" an iPad. Aside from the iPad numbers, 65 percent chose a full-size notebook over a netbook.
Separate reports suggest that Apple is already producing between 1 and 1.5 million iPads every month, with the potential to ramp up manufacturing to reach 2.5 million units if necessary. Morgan Stanley analyst Katy Huberty recently corroborated the Retrevo study's conclusions, claiming that the iPad has already caused the netbook market to collapse. Other research groups, such as iSuppli, expect the netbook market to grow despite the accelerating pace of iPad sales.
Editor's note: Although the Retrevo survey gathered information from over 1,000 Internet users in the US market, the study does not necessarily reflect the wider market. Current studies lack complete sales numbers from the second quarter of the year.
The Google Job Experiment
Il copywriter Alec Brownstein ha avuto un’idea innovativa per inviare il suo curriculum alle agenzie di New York: ha puntato sul narcisismo dei direttori, propensi a ricercare su Google il proprio nome..
Suicidi, Apple ci mette una pezza..
In questi giorni Hon Hai Group ha aperto alla stampa le sue fabbriche Foxconn, per difendersi dalle accuse in merito alle difficili condizioni di lavoro nei suoi stabilimenti. Proprio in questi stabilimenti vengono realizzati diversi prodotti Apple e HP.
Secondo Bloomberg, tuttavia, Apple e HP starebbero esaminando in prima persona le condizioni di lavoro dei dipendenti di Hon Hai. Ad oggi sarebbero almeno nove i suicidi in Foxconn, e due i tentativi di suicidio.
Il portavoce di Apple Steve Dowling ha affrontato apertamente il problema: “Siamo in contatto diretto con il management di Foxconn e crediamo stiano affrontando il problema seriamente (…) un team di Apple sta valutando indipendente i passi intrapresi per affrontare questi tragici eventi, e continueremo le nostre ispezioni presso gli stabilimenti in cui vengono realizzati i nostri prodotti (…) Apple è rammaricata e preoccupata per i recenti suicidi in Foxconn”.
Secondo il China Daily Newspaper, Foxconn non sfrutterebbe i dipendenti con orari di lavoro estenuanti o abusi fisici, ma si limiterebbe a non dimostrare una preoccupazione per lo stato di salute dei suoi dipendenti, mirando a convincerli a sostituire i valori personali in onore di un ideale di efficienza dell’azienda. Tutto ciò comporterebbe alti livelli di stress e una depressione personale in caso di un fallimento produttivo.
Per capire meglio la particolarità delle condizioni in Foxconn va considerato che in genere i suoi operai vivono direttamente all’interno della fabbrica, dove possono usufruire dei servizi di base come i dormitori e le mense.
fonte: melablog.it
mercoledì 19 maggio 2010
Twitter è figo.. ok, ma come si usa? Ecco qualche consiglio!
Molti di voi hanno già dimestichezza con Twitter, altri sono invece dei novellini; però forse c’è qualcuno di voi veterano o newbie che sia, come direbbero quelli che parlano 2.0, che si chiede come può fare a rendere il suo profilo su Twitter famoso come di quello di Lady Gaga o dell’onnipresente Ashton Kutcher.
Avete a disposizione 160 caratteri per scrivere qualcosa di voi. Usateli tutti o almeno fate in modo di sfruttare quanti più possibili.
Non bisogna sottovalutare l’importanza di una biografia. Oltre a voi stessei e probabilmente alla vostra madre non tutto il mondo sa che razza di fenomeno siete.
Il box dove apparirà la vostra breve ma intensa biografia è una delle cose che potrà fare in modo che chiunque acceda sul vostro profilo abbia la sensazione che valga la pena seguirvi.

2. Scegliete una foto che spacca

Sappiate comunque che anche se l’immagine del profilo su Twitter ha le misure di un quadrato di 48×48 pixel e che nello stream dei tweet è ancora più piccola, se qualcuno sarà incuriosito da voi cliccando sulla foto nel vostro profilo potrà vederla a dimensione originale. Quindi se caricate una foto dopo una non stop alcolica sperando che le occhiaie nella miniatura non siano tanto visibili state attenti!
Se proprio non riuscite a convincere il mondo di quanto fantastici siete ma non ce la fate usando solo i 160 caratteri della biografia potete giocarvi la carta dello sfondo del vostro profilo.
Se siete abbastanza esperti potete personalizzarlo da soli facendovi la grafica e qualsiasi altra cosa volete, ma se avete bisogno di qualche aiuto potete avvalervi di alcuni servizi che aiutano a personalizzare lo sfondo di Twitter, aggiungendo anche un panello laterale dove, oltre ad estendere le vostre informazioni, potete inserire i link a tutti i vostri profili negli altri Social Network.
4. Usa sempre la sezione Web per inserire il link al tuo sito
Sfrutta la possibilità che ti offre Twitter di inserire il link al tuo sito. È l’unico posto in cui Twitter ti permette di inserire un URL completo, senza essere ridotto, ed è importante anche perché puoi così dire ancora di più su di te. Inoltre, appunto perché qui l’URL appare intero, è l’unica possibilità che hai di mostrare il tuo dominio personale che hai tanto meticolosamente scelto e pagato e che ti consentirà di farti identificare meglio da chi ti visita.
Se poi non hai un sito personale con tanto di dominio allora puoi comunque linkare il tuo profilo su un altro Social Network. Nessuno ti vieta di inserire il link al tuo Facebook. Oppure, ancora meglio, puoi iscriverti ad un servizio di blogging come Posterous o Tumblr e creare così una tua pagina con tanto di dominio personalizzato in pochi secondi e farne il tuo microsito.
5. Fai attenzione ai pochi ultimi tweet
Mentre un gran bel profilo può dirti molto di una persona, i suoi tweet sono chiaramente l’indicatore di quali contenuti puoi aspettarti da lui se decidi di seguirlo. Dunque sii consapevole che i tuoi pochi ultimi tweet che pubblichi sono ciò che vedrà chi capiterà sul tuo profilo per la prima volta e saranno questi ciò che faranno la differenza, che faranno decidere se vale la pena seguirti.
6. Usa le liste per mostrare al mondo i tuoi affascinanti interessi
Come sappiamo, Twitter è tutto basato sulla partecipazione e la condivisione e creare le liste può mostrare agli altri che hai tanti e affascinanti interessi oltre al pubblicare le tue cose. Le liste servono proprio a questo, a condividere più rapidamente i tuoi interessi oltre a dire ancora qualcosa in più su di te.
Non puoi vivere senza musica? Allora crea la tua lista con i tuoi musicisti preferiti. Lavori nel marketing? Inserisci la tua lista delle rockstar del marketing. Che le aree coperte dalle tue liste riguardino interessi personali o professionali potranno contribuire a costruire un’immagine di te più precisa.
fonte: ninjamarketing.it
MICHELE SANTORO ABBANDONA LA RAI!
Lo riporta Elisabetta Stefanelli, per l'ANSA. Chi l'avrebbe mai detto?
Ne parlerà giovedì?
La notizia è che Michele Santoro lascia la Rai come dipendente, al termine questa serie di Annozero su Raidue.
Si occuperà di docu-fiction sulla scorta di Corri, bisonte, corri, andato in onda lo scorso anno. e forse i suoi lavori andranno a finire su Raitre.
La decisione arriva al temine della seduta del Consiglio di amministrazione di Viale Mazzini.
Non è che sia esattamente un fulmine a ciel sereno, Santoro ci pensava da tempo: la polemica con il berlusconiano Masi, che ha fatto a lui (e a tutti gli spettatori "canonepaganti") dei brutti scherzi risale almeno a quando, nel periodo pre-elettorale, era stata fermata la trasmissione Annozero, con gli altri programmi di approfondimento, per fare un favore al suo "capo", il Presidente del Consiglio. Lo stop aveva portato all’evento Rai per una notte, trasmesso dal Paladozza di Bologna.
Nei blog le voci iniziano già a circolare. E suggeriscono altri piani. Un canale gestito da Santoro, con Luttazzi, Vauro, Travaglio, forse anche Gad Lerner, per esempio. I migliori, i colpiti da editti bulgari e da strali dei soliti arruffoni.
fonte: novaonline.ilsole24ore.com
martedì 18 maggio 2010
FarmVille fa le valige.. Facebook non basta più!
Seminare basilico e fagiolini nel proprio orticello virtuale? Nelle prossime settimane su Facebook potrebbe diventare difficile farlo, se il contenzioso in corso tra la direzione del social network più usato e la società produttrice del social game FarmVille, la californiana Zynga, non troverà una soluzione che accontenti le parti. È quanto sostengono da diversi giorni i blog più informati sul mondo dei giochi online, ripresi dal Times: a cambiare le carte in tavola è Facebook, che decide di variare gli accordi con tutti gli sviluppatori esterni dei programmi che poi girano all’interno delle pagine della rete sociale.
VALUTA UNICA – Il quartier generale di FB decide infatti di introdurre una moneta unica (i crediti) come merce di scambio nei giochi e nei programmi che ne richiedono l’uso. È questo il caso di alcune azioni per progredire nella costruzione e manutenzione della propria fattoria virtuale in FarmVille: a un dato livello, per poter avanzare nel proprio lavoro senza elemosinare regali dai vicini di fattoria, è opportuno spendere anche piccoli gettoni di denaro vero. Che, per la legge di Facebook, diventano appunto crediti. E su questi crediti, dice FB, d’ora in poi reclamerà dagli sviluppatori esterni una commissione del 30 per cento. Troppo secondo Zynga, ideatrice di FarmVille (regina delle classifiche tra le applicazioni più usate nel network) e anche di altri giochi di culto per gli utenti, come Scramble, Mafia War o Cafè World. Tanto che nel corso delle trattative tra le due società le voci si fanno grosse e le due parti minacciano a vicenda l’una di espellere il gioco dalla rete, e l’altra di allontanarsi e portare la fattoria su una propria piattaforma di gioco esterna, Zynga Live.
GIOCHI SOCIALI – A perdere nel divorzio sarebbero entrambe le parti. Per Facebook si tratterebbe di un sicuro calo nel numero di connessioni e di fedeltà da parte degli utenti, molti dei quali entrano nel social network quasi esclusivamente per accudire la propria piantagione. Senza contare che, come sostiene Hotwise, il 90 per cento dei giochi online passa oggi proprio attraverso Facebook. Per Zynga dunque, il litigio con Facebook significherebbe perdere il traino e la pubblicità gratuita dati dal passaparola di 83 milioni di utenti connessi.
fonte: repubblica.it
Un giovane e rampante iPad resuscita un Apple IIe
Vederli insieme in questa foto fa già una certa impressione, il giovane iPad ed il vecchio Apple IIe, il trisnonno ed il pronipote. Insieme abbracciano quasi tutta la storia dell’informatica, da quando i computer avevano un’interfaccia a caratteri su un monitor a fosfori verdi fino al magico touchscreen a colori dei giorni nostri.
Chi ha vissuto quell’epoca ricorderà sicuramente che per caricare i programmi si utilizzava un registratore a cassette, i bit venivano modulati sul nastro e, come nei primi modem a 300 baud, l’inconfondibile fischio segnalava il trasferimento dei dati.
Stewart Smith, autore nel 2005 di un bellissimo video dei Grandaddy (i nonnetti, guarda caso), scopre che il blogger panic possiede un Apple IIe e così gli invia il programma dell’animazione a caratteri con cui aveva realizzato il video.
Panic non possiede un registratore a cassette su cui caricare il file, ma non si perde d’animo, collega l’Apple IIe all’uscita audio del suo iPad e riproducendo il file riesce a caricare il programma.
La commovente performance artistica del giovane iPad con il vecchio Apple IIe la potete ammirare dopo il salto.
Scollature e spacchi, sfilano le vip..
Eva Herzigova, Salma Hayek, Elsa Pataky, Laura Chiatti, Michelle Rodriguez e molte altre. A Cannes hanno sfilato look da dieci e lode tra scollature vertiginose e spacchi mozzafiato. Abito da favola per la top model Herzigova che ha messo in mostra un rifiorito décolleté e rosso passione per la Hayek apparsa meno burrosa del solito, ma sempre incredibilmente sexy. E poi c'era la Chiatti con la schiena in bella vista.
Ha sempre detto di preferire un look semplice, ma elegante e così Salma Hayek, l'attrice libanese di 43 anni naturalizzata messicana, sposata con l'imprenditore francese Francois-Henri Pinault, sulla Croisette si è presentata in rosso e bordeaux, bella e sensuale più che mai. Per la prima del film "Robin Hood" ha scelto un abito della linea Gucci Couture che metteva in risalto la sua forma brillante e meno burrosa del solito. Di Gucci, color carne con brillanti e strass, anche il vestito di Naomi Watts. L'attrice inglese che è arrivata a Cannes per presentare il film fuori concorso di Woody Allen, è stata scelta per interpretare il volto di Marilyn. Kate Beckinsale ha scelto un magnifico abito lungo in georgette di seta antica con decorazioni con swarovski: incredibilmente "preziosa". Piccola apparizione a Cannes anche per Michelle Rodriguez, che dopo aver guidato gli elicotteri in Avatar si è improvvisata dj a una festa organizzata per il festival del Cinema. Scollatura incredibile e spacco pazzesco per l'attrice rigorosamente in nero.
Nuovo iPhone! ecco le specifiche ufficiose.
I ragazzi di AppAdvice.com hanno ricreato la lista delle specifiche tecniche del prossimo Apple iPhone 4G utilizzando lo stesso stile grafico della pagina web ufficiale del sito Apple.
Le informazioni riportate nell’immagine sintetizzano tutte le indiscrezioni (foto e video prevalentemente) circolate ultimamente circa il nuovo dispositivo. Stando agli ultimi rumor, da un punto di vista estetico non ci si aspettano ormai grandi sorprese. La diversità delle fonti e l’uniformità estetica dei dispositivi mostrati non possono far pensare ad una semplice coincidenza.
Sul fronte hardware questo sono le caratteristiche inserite nelle fanta-specifiche: display da 3,5″ con risoluzione di 960×640 pixel, dimensione di 115,5 x 58,7 x 9,4mm, peso di 138gr, fotocamera frontale da 2Mpixel e fotocamera posteriore da ben 5Mpixel con flash integrato, supporto ad iChat, registrazione video in qualità HD e processore Apple A4 da 1Ghz.
Steve (Jesus) Jobs ci salverà dal porno?
Stava semplicemente facendo zapping, sorseggiando un cocktail Stinger. Ad un tratto, l'editorialista e blogger di Valleywag Ryan Tate si è imbattuto in un breve spot pubblicitario di iPad, il tanto chiacchierato tablet made in Cupertino. Uno spot che parlava di foto, video e libri impossibili da leggere in una sola vita. Per una rivoluzione già iniziata.
Uno spot bugiardo, almeno secondo l'indignato Ryan. E quindi, alle 9:34 della stessa sera, l'editor di Valleywag ha fatto sapere al CEO Steve Jobs cosa pensasse davvero del messaggio pubblicitario della sua Apple. "Se Bob Dylan fosse giovane oggi - si può leggere nella mail spedita all'indirizzo privato di Jobs - cosa penserebbe della sua azienda?".
Secondo Tate, il leggendario cantautore statunitense non riuscirebbe ad associare la parola iPad con la parola rivoluzione. Dal momento che "le rivoluzioni sono legate al concetto di libertà". Poi, un breve silenzio, fino alle 12:52, solo 3 ore dopo. La risposta di Steve Jobs ha citato ancora Dylan, precisamente nel titolo di una sua celebre canzone: i tempi stanno cambiando.
"Si - ha risposto il CEO della Mela - la libertà da programmi che rubano i dati personali della gente. Dai programmi che uccidono la durata delle batterie. Libertà dalla pornografia. Sì, libertà". Poco più di mezz'ora dopo, è giunta la risposta di Tate, che ha puntato il dito contro un presunto regime da parte di Apple nel decidere cosa includere nei suoi dispositivi mobile.
"E per quanto riguarda il porno - ha continuato Tate - io non voglio la libertà dalla pornografia. La pornografia va benissimo. E credo che mia moglie approverebbe". Una dichiarazione respinta dallo stesso Jobs con un consiglio: "Dovrebbe stare attento alla pornografia, specialmente se lei ha bambini".
E Tate ha controbattuto, in quello che si è presto trasformato in un infuocato carteggio elettronico. "PS: non sono un maniaco sessuale - ha spiegato il blogger - ma andiamo. Non credo che i miei figli saranno in pericolo se qualcuno in casa guarda una clip pornografica. Quello che so è che se qualcuno di loro avrà un iPad non potrà mai trovarci un solo contenuto pornografico".
Ma questo per Jobs non avrebbe alcunché da spartire con il concetto di libertà, bensì col fatto che Apple faccia ciò che ritiene giusto per i suoi utenti. Parlando in generale, Jobs ha sottolineato come utenti, sviluppatori ed editori possano creare ciò che vogliono. "Non devono per forza sviluppare e pubblicare su iPad".
Nelle due successive mail, il blogger di Valleywag - che sul sito della testata dedicata al gossip high-tech ha specificato come inizialmente Jobs non avesse afferrato minimamente l'identità del suo interlocutore - si è poi lasciato andare, paragonando la posizione attuale di Apple a quella di Microsoft che aveva imposto di scrivere per le API Win32. La Mela avrebbe messo in atto - a dire di Tate - una sorta di vendetta personale nei confronti di Adobe, oltre a voler imporre "una moralità sul porno, sui segreti industriali, sull'integrità tecnologica nel senso più deviato del termine". L'editor non le ha mandate a dire a Jobs: "non mi piace che gli accalappiacani di Apple sfondino le porte dei miei colleghi di lavoro".
Questo perché - come è noto - Valleywag fa parte del gruppo Gawker, proprietario anche della testata Gizmodo, al centro di quello che è stato chiamato anche iPhonegate. "Ti sbagli - ha risposto Jobs nella sua ultima missiva - nessuno ha sfondato alcuna porta. Ti fidi di blog malinformati".
"E per quanto riguarda Microsoft - si può leggere infine - credo che abbiano tutto il diritto di imporre le regole che vogliono. Se alla gente non piace, possono scrivere per una diversa piattaforma o comprarne una diversa. Cosa che per altro sta succedendo. Per quello che ci riguarda, quel che stiamo cercando di fare è di creare e preservare l'esperienza utente che abbiamo immaginato".
Facebook al capolinea?
LA QUESTIONE privacy investe Facebook e non può essere più ignorata. In seguito alle critiche che piovono da tutti i lati, la società ha convocato un summit dei suoi vertici, come si conviene quando c'è uno stato conclamato di crisi. Il social network è ormai spalle al muro, soprattutto dopo l'intervento dei garanti per la privacy europei. E tra gli utenti cresce il fronte di chi valuta se abbandonare il sito giudicato poco rispettoso dei loro dati personali.
Neanche in questo clima, però, Facebook rinuncia al suo stile tipico: la riunione è stata a porte chiuse. La società non ha fatto sapere nulla di quello che è stato detto o deciso, se non che è stata una "discussione proficua". La sola azione annunciata ieri riguarda più la sicurezza del network che la privacy in senso stretto: ha aggiunto funzioni per contrastare il fenomeno dei ladri di informazioni personali, quelli che riescono a collegarsi agli account altrui.
Le polemiche che hanno colpito il network sono ben altre, però, e riguardano il modo con cui esso stesso gestisce i dati personali dei suoi 400 milioni di utenti. L'ultima è per il servizio nato a fine aprile, l'instant personalization 1. Fa sì che siti partner di Facebook possono sfruttare le informazioni personali che l'utente ha pubblicato sul network (nome, sesso, connessioni con altre persone o gruppi). Quando un utente di Facebook va su un sito partner troverà una pagina personalizzata in base ai suoi dati, per esempio con consigli basati sui suoi gusti musicali o su quelli dei suoi amici. L'utente può evitare questa personalizzazione? Sì, ma soltanto se si prende la briga di modificare un'opzione sul proprio profilo di Facebook.
Una novità "inaccettabile" scrive il Working Party, formato da tutti i garanti della privacy europei, in una lettera inviata al social network 2. Poco tempo fa i garanti avevano puntato il dito 3, in modo analogo, contro Google riguardo al servizio Buzz. In quel caso, l'azienda di Mountain View che ha risposto riconoscendo l'errore. Chissà se anche Facebook si dimostrerà accondiscendente.
Nel frattempo, il social network subisce pressioni anche in madrepatria: un gruppo di senatori Usa gli ha chiesto di essere più trasparente sul modo con cui gestisce i dati personali. Le critiche sono un coro a più voci, anche gli esperti di privacy ci si mettono: l'associazione storica del web Eff ha pubblicato una timeline 4 con il progressivo peggioramento del rapporto tra Facebook e privacy. L'esperto Matt McKeon l'ha messa in bella grafica 5 mostrando come Facebook, dagli inizi ad oggi, ha esposto sempre più informazioni personali degli iscritti.
Lo scopo del network è ovviamente quello di massimizzare lo sfruttamento marketing e pubblicitario dei dati. Né hanno giovato, alla sua fama, sparate come quella del 25enne fondatore Mark Zuckerberg, che ha detto in pubblico 6 "la privacy è un concetto vecchio, superato". Qualcosa di cui gli utenti non si curerebbero più, impazienti come sono di condividere e comunicare. Un calcolo sbagliato, forse, da cui potrebbe cominciare il declino del network a favore di un concorrente più rispettoso delle informazioni personali. L'ha chiesto a gran voce Ryan Singel dalle colonne di Wired 7 ed è una possibilità che comincia a diventare reale. Quattro ragazzi sono riusciti in pochi giorni a raccogliere 120 mila dollari per il progetto Diaspora 8: un social network "open", che nascerà a settembre e che a differenza di Facebook darà agli utenti pieno e trasparente controllo sui propri dati personali.
Pressato da esperti e autorità di tutto il mondo da una parte, minacciato da alternative open dall'altra, Facebook potrebbe decidere di cambiare strada, dovendo però così anche rivedere i propri piani di remunerazione. Nel frattempo, però, c'è anche chi pensa di andarsene: un gruppo di scontenti ha individuato nel 31 maggio il giorno in cui ci si dovrebbe cancellare in massa da Facebook, il Quit Facebook Day 9. In migliaia si sono impegnati a fare questo passo.
Manetti-H.Roberts contro L'Oreal: il Giurì boccia la pubblicità di Garnier Mineral
Il Giurì dell'Autodisciplina pubblicitaria il 14 maggio 2010 ha bocciato lo slogan scelto dalla L'Oreal per la nuova linea di deodoranti "Garnier Mineral" . Il messaggio proposto sui giornali e in tv evidenzia il ruolo della Mineralite ( il nuovo ingrediente scelto per questa linea di deodoranti) sostenendo che si tratta di una sostanza "5 volte più assorbente del talco". La richiesta di censura è stata portata avanti dalla società concorrente L. Manetti - H. Roberts.
La Mineralite secondo L'Oreal è un minerale di origine vulcanica ultra assorbente riscaldata a 80-100 °C in modo da fare aumentare il suo volume da 5 a 10 volte (come un pop corn). Questo minerale leggerissimo viene quindi aggiunto al deodorante perché è 5 volte più assorbente del talco ed è in grado di assorbire fino a 4 volte il suo volume in acqua.
Secondo il Giurì la frase non rispetta l'articolo 15 del codice di autodisciplina sulla comparazione dei prodotti e deve quindi essere cambiata.
L'articolo 15 del codice di autodiciplina dice:
"È consentita la comparazione quando sia utile ad illustrare, sotto l'aspetto tecnico o economico, caratteristiche e vantaggi dei beni e servizi oggetto della comunicazione commerciale, ponendo a confronto obiettivamente caratteristiche essenziali, pertinenti, verificabili tecnicamente e rappresentative di beni e servizi concorrenti, che soddisfano gli stessi bisogni o si propongono gli stessi obiettivi. La comparazione deve essere leale e non ingannevole, non deve ingenerare rischi di confusione, né causare discredito o denigrazione. Non deve trarre indebitamente vantaggio dalla notorietà altrui".
fonte: http://www.novaonline.ilsole24ore.com/
lunedì 17 maggio 2010
Lo Stato Regolamenta Internet! ecco l'ultima versione della bozza..
La proposta del governo per il "Codice di autodisciplina a tutela della dignità della persona su rete Internet" è pronta. L'internet di qualità avrà un marchio: "Internet mi fido". I provider potranno rimuovere dai siti contenuti ritenuti illeciti, senza aspettare l'intervento della magistratura. Ecco l'ultima versione delle bozze preparatorie del codice di autodisciplina.
QUI il pdf
Facebook è pettegolo!
While the debate rages on about Facebook’s attitude to privacy, and in particular the views of Mark Zuckerberg, the current situation is that an awful lot of people make their status updates public, whether they realise the full implications or not. A stark reminder of this comes today in the form of a new search engine thrown together by two developers.
FacebookSearch simply takes those public status updates and makes them searchable, outside of Facebook. The guys behind it, Peter Burns and Will Moffat, have posted a simple explanation: “This is a simple example of just how open facebook has made your information. This data is wide open, and this is one of the least scary uses that anyone will make. If nothing changes, it’s only to get worse.” There’s an interesting discussion over at Hacker News on the morality of what they are doing.
The site defaults to search on the term “playing hooky” but other suggestions include: don’t tell anyone, rectal exam, stupid boss, HIV test and control urges.
The site goes on to tell users how to Delete their Facebook account or Fix their privacy settings
Now of course, people can Tweet equally about playing hooky from work on Twitter, although I’d say generally that’s considered a public platform, when Facebook has for a long time been promoted as more privacy driven.
No doubt FacebookSearch will fuel the debate about how much of our lives we make public and how we control what we say online.
L'uomo può correre sull'acqua! Walk on water (Liquid Mountaineering)
Liquid Mountaineering is a new sport which is attempting to achieve what man has tried to do for centuries: walk on water. Or to be more precise: running on water. We are developing the sport from scratch. By accident we found out that with the right water repellent equipment you can run across bodies of water, just like a stone skimming the surface.
Liquid mountaineering is performed by professionals under professional supervision. Accordingly I must insist that attempting to do so is dangerous.
domenica 16 maggio 2010
sabato 15 maggio 2010
KATE MOSS, INCINTA GRAZIE ALL'IPNOSI
Kate Moss vuole rimanere incinta. La top model e il compagno, Jamie Hince, chitarrista dei The Kills, desiderano metter su famiglia insieme. Ma, a quanto pare, la bella star delle passerelle fuma e beve troppo tanto da dover ricorrere all'ipnosi per riuscire a smettere.
Un amico della coppia ha raccontato al Sun: "Kate fuma e beve troppo. Così ora sta andando in terapia per poter smettere". La Moss infatti è consapevole che prima di rimanere di nuovo incinta, è già mamma di Lila di sette anni nata dalla relazione con Jefferson Hack, deve assolutamente abbandonare le cattive abitudini. Pare che l'ipnosi stia già dando dei risultati: "Kate è davvero felice delle sedute, ha già iniziato a sentirne i benefici". Tanti auguri!
fonte: gossipnews.it
Skype: La Video-Conferenza di gruppo è realtà!
Skype ha rilasciato una anteprima della nuova versione del suo software: supporterà video chiamate in grado di connettere contemporaneamente fino a 5 persone.
Per il momento in versione beta e non ancora disponibile per Mac, come in una semplice chat con più di un partecipante basterà "aggiungere" utenti (che dovranno aver installato anch'essi la versione Beta) alla conversazione invitandoli e quindi selezionare "Video Call".
L'opzione è comunque considerata una caratteristica premium e quando sarà rilasciata la versione ufficiale probabilmente non sarà gratuita. Anche se il dover pagare per tale servizio fa dubitare gli osservatori circa il suo successo. Ci sono, d'altronde, già altri servizi VoIP che offrono gratuitamente tale funzionalità. Tuttavia Skype resta, di gran lunga, quello più utilizzato.
Sul fronte Skype accanto a questa novità potrebbe esserci una rinuncia: sembrerebbe che, almeno per il momento, il servizio VoIP non approderà sui dispositivi Windows Phone 7. Non si starebbero sviluppando ancora applicazioni per i dispositivi Microsoft, pur avendone esplorato le caratteristiche, perché l'esperienza restituita agli utenti non sarebbe all'altezza delle aspettative.
fonte: punto-informatico.it
SEO - Perle di Marketing (-96)
E' l'acronimo di “Search Engine Optimizator”, ovvero "ottimizzatore per i motori di ricerca". Il SEO studia gli algoritmi alla base dei motori di ricerca ed il loro funzionamento, e mette in atto quelle strategie che consentono ai siti di scalare le classifiche nei motori di ricerca, aumentando la probabilità che questi possano essere trovati dagli utenti. L'attenzione è rivolta sia agli elementi del sito (contenuti, codice, relazione tra le pagine), sia alle relazioni del sito con le altre realtà presenti su internet.
Google confessa! Ha archiviato "accidentalmente" dati personali altrui..
Talk about shooting yourself in the foot. Google has just admitted in an official blog post that its Street View cars have been “mistakenly collecting samples of payload data from open (i.e. non-password-protected) WiFi networks” since 2006. In other words, as these cars have been driving around, they’ve been collecting unencrypted user data in addition to the SSID and MAC addresses they were supposed to be tracking.
It’s not likely that Google grabbed enough data about many individuals for this to be a major privacy concern. After all, the cars were typically only in range of most of these Wifi networks for a few seconds. But this is certain to haunt Google nonetheless — the company has so much private data on so many people, that it’s imperative that the public maintain its trust in the search giant and its “Don’t be evil” mantra. Expect privacy advocates and the various governments that are putting Google under increasing scrutiny to refer back to this incident for quite a while, along with Google’s recent Buzz privacy debacle.
Here’s the explanation from Alan Eustace, Senior VP, Engineering & Research:
So how did this happen? Quite simply, it was a mistake. In 2006 an engineer working on an experimental WiFi project wrote a piece of code that sampled all categories of publicly broadcast WiFi data. A year later, when our mobile team started a project to collect basic WiFi network data like SSID information and MAC addresses using Google’s Street View cars, they included that code in their software—although the project leaders did not want, and had no intention of using, payload data.
As soon as we became aware of this problem, we grounded our Street View cars and segregated the data on our network, which we then disconnected to make it inaccessible. We want to delete this data as soon as possible, and are currently reaching out to regulators in the relevant countries about how to quickly dispose of it.
Maintaining people’s trust is crucial to everything we do, and in this case we fell short. So we will be:
Asking a third party to review the software at issue, how it worked and what data it gathered, as well as to confirm that we deleted the data appropriately; and
Internally reviewing our procedures to ensure that our controls are sufficiently robust to address these kinds of problems in the future.
In addition, given the concerns raised, we have decided that it’s best to stop our Street View cars collecting WiFi network data entirely.
The discovery was prompted by a request from the Data Protection Authority in Hamburg, Germany, who wanted to audit the data Google collected with its Street View cars. Google responded with a blog post on its European Public Policy blog, which has now been shown to contain incorect information that understates how much data these cars have been collecting.
fonte: techcrunch.com
Nintendo DS e Sony PSP crollano.. colpa di iPhone e iPod?
Dispositivi come iPhone ed iPod Touch potrebbero aver determinato un collasso nelle vendite di aprile 2010 nel mercato delle console portatili. In generale il mercato ha subito un arresto del 27% ma Nintendo DS e Sony PSP, che insieme ne rappresentano il 61%, avrebbero incassato un colpo ancora più duro. Nintendo è stata l’azienda più danneggiata: rispetto allo scorso anno ha registrato la metà delle vendite.
L’arresto così consistente non è stato efficamente spiegato neanche dagli analisti, sebbene entrambi i dispositivi (DS e PSP) abbiano ormai raggiunto la veneranda età di 6 anni: i cicli produttivi sono noti e questo influisce pesantemente sui risultati di vendita. Il prossimo mese si terrà il E3, Electronic Entertainment Expo, ed in molti attendono con ansia la nuova versione della Nintendo DS (3DS) ed un possibile sequel della PSP.
Alcuni analisti hanno identificato tra le cause del declino anche l’enorme successo di lettori multimediali e smartphone, specialmente quelli Apple. iPhone ed iPod erano già stati dichiarati rivali dei prodotti Nintendo e Sony negli anni scorsi. Se la ragione del crollo delle vendite fosse davvero la presenza dei prodotti Apple sul mercato, allora è possibile che tale declino sia destinato a non esaurirsi velocemente. La piattaforma iPhone infatti, ha diversi vantaggi rispetto a quelle rivali: è considerata meno costosa delle altre (si pensi al costo medio dei giochi), vanta uno store online che rende semplice l’acquisto di nuovi giochi e concentra in unico dispositivo diverse funzionalità (telefono, lettore multimediale, gps e fotocamera).
fonte: melablog.it
venerdì 14 maggio 2010
Derrick de Kerckhove, discepolo di McLuhan @ Milano!
Derrick de Kerckhove è una conoscenza di lunga data di Meet the Media Guru. Da moltissimo tempo desideravamo coinvolgerlo per avere il polso dell’evoluzione dei media e perché ci raccontasse gli sviluppi più recenti del suo lavoro.
Il 21 maggio, finalmente, Derrick sarà con noi per un particolarissimo Meet the Media Guru “alla carriera”.
Il più importante erede di Marshall McLuhan traccerà un excursus storico attraverso le diverse fasi dell’evoluzione tecnologica, analizzerà le principali tappe di questa storia e anticiperà i prossimi sviluppi.
Primo fra gli studiosi ad aprire alle neuroscienze e all’analisi dei media digitali, ormai da moltissimi anni Derrick è uno degli studiosi più accreditati e uno dei protagonisti assoluti della ricerca sull’evoluzione delle nuove tecnologie.
Con Derrick, Meet the Media Guru esplorerà le radici del nuovo attraverso il racconto di chi è da sempre al centro dei cambiamenti tecnologici. Cambiamenti che stanno rendendo reale quella “noosfera” teorizzata nel 1926 da Vladimir Vernadsky e Pierre Teilhard de Chardin e di cui parla anche Edgar Morin nel suo lavoro: una sorta di coscienza collettiva dell’uomo che scaturisce dall’interazione fra le menti umane organizzate in reti sociali complesse che consentono alla noosfera di acquisire sempre maggiore consapevolezza.
La noosfera – dimostrerà de Kerckhove – si sta realizzando sotto i nostri occhi in modi che de Chardin stesso non aveva previsto ma che Marshall McLuhan aveva invece descritto con esattezza.
Oggi siamo al centro di un enorme cambiamento cognitivo che è il risultato della “elettrificazione” del linguaggio.
Grazie all’elettricità il linguaggio avvolge oggi i nostri corpi, che vivono immersi in esso come in una piscina. Le tecnologie del mobile (cellulari e altri dispositivi sempre più personali) anticipano la terza fase dell’era dell’elettricità.
La prima è stata la fase analogica e ha dato all’uomo il calore, la luce e l’energia; la seconda è stata la fase digitale che ha cambiato l’elettricità in linguaggio; la fase attuale è più profondamente cognitiva poiché dà al contenuto una capacità, sin qui inedita, di diffusione e risposta immediati.
E, in Twitter – ci racconterà tra le altre cose de Kerckhove – possiamo individuare l’alfiere di questa nuova fase: un sistema nervoso pulsante in grado di collegare istantaneamente ognuno di noi con chiunque altro.
E il bello deve ancora venire.
Berlusconi si piega alla Facebook rule..
Non saprà navigare, come ammette candidamente il suo guru per il web, ma Silvio Berlusconi è pronto a fare il salto definitivo nella rete. Ogni promessa, d'altro canto, è debito. Lo aveva assicurato poco più di un mese fa proprio su Internet. Materializzandosi con un audiomessaggio sulla pagina Facebook del quotidiano di famiglia, il Giornale. «D'ora in avanti – aveva detto - utilizzeremo Internet e Facebook per ascoltare i suggerimenti dei cittadini» sulle riforme che il governo porterà avanti.
Così, tra poco meno di un mese, anche il premier avrà una pagina tutta sua sul più famoso social network della rete. «Ci siamo dati quattro settimane di tempo – spiega Antonio Palmieri, consulente Internet del premier da 18 anni intervistato dal settimanale "A" – perché stiamo studiando la rete sociale di Barack Obama e quella di Nicolas Sarkozy». Ma non solo. Perché il guru telematico del premier ammette di aver dato una sbirciatina anche alla campagna elettorale su Facebook del duo britannico David Cameron e Nick Clegg.
I fan del Cavaliere, però, non dovranno attendere ancora molto prima di ritrovarlo sulla rete. Berlusconi ha infatti in serbo una sorpresa: una audio-intervista che andrà in onda tra due giorni sul suo sito ForzaSilvio.it. «Berlusconi ci ha chiesto che fosse la gente a intervistarlo - aggiunge Palmieri –. Noi abbiamo aperto uno spazio sul sito e in trentasei ore ci sono arrivate oltre 8 .700 domande. Ne abbiamo selezionate una ventina». Un po' pochine, potrebbe obiettare qualcuno. Ma tant'è. Il consulente del premier è già proiettato oltre. «Il sito di Berlusconi è arrivato a 234mila registrazioni – chiarisce ancora Palmieri -. E facendo le proporzioni con la popolazione Usa e il numero di elettori vince la sfida con quello di Obama». Yes, we can…direbbe forse Silvio Berlusconi emulando il suo alleato Usa.
Sarah Nile si mette in mostra a Como
Dopo il debutto nuda su Playboy, quello in tv con il Gf, ora è il momento della pittura. Sarah Nile, diplomata al liceo artistico di Monteruscello nel 2002, è un'artista a tutto tondo e oltre che modella ed ex gieffina è anche una pittrice. All'Angel Club di Como si è aperta la sua prima mostra, patrocinata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Como. Curatrice e organizzatrice dell'evento la giornalista Lucilla Leonardis.La cura del dettaglio, unita alla precisione del tratto, caratterizzano lo stile di Sarah Nile che spazia da Michelangelo a Klimt, da Picasso a Meloniski, da ritratti alla sperimentazione di tecniche d'avanguardia.
L'affascinante promessa dello spettacolo italiano, nonostante le luci dei riflettori ha sempre coltivato la passione per le arti figurative e realizza ora il suo sogno di sempre: comunicare attraverso l'arte il suo sguardo interiore e la sua individuale percezione del mondo.
La mostra, che offre fedeli riproduzioni di opere di grandi artisti, sarà aperta al pubblico dal 14 al 30 maggio 2010 presso la Sala Degli Specchi dell'Angel Club, via Paolo Nulli di Como.
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